Ritiro del Decreto Attuativo sul Bonus Giovani: implicazioni per i datori di lavoro

NEWS DEL 11 MARZO 2025

Il decreto interministeriale di attuazione del Bonus assunzione giovani under 35, previsto dall’articolo 22 del Decreto Coesione 60/2024 (convertito in Legge 95/2024), introduce alcune modifiche restrittive rispetto alla norma originaria.

Inizialmente, il beneficio era previsto per le assunzioni effettuate dal 1° settembre 2024 al 31 dicembre 2025 con esonero contributivo per 24 mesi. Tuttavia, il decreto attuativo modifica la decorrenza, stabilendo che il bonus sarà riconosciuto solo per le assunzioni effettuate dal 31 gennaio 2025 in poi.

Questa limitazione deriva dall’approvazione da parte dell’Unione Europea ricevuta a gennaio 2025. Inoltre, il decreto introduce l’obbligo per i datori di lavoro di presentare la domanda prima dell’assunzione per accedere al beneficio.

Il bonus per le assunzioni di giovani under 35 rappresenta un’importante opportunità per incentivare l’occupazione giovanile, soprattutto nelle regioni del Sud. Tuttavia, le modifiche introdotte nel decreto attuativo limitano notevolmente il numero di imprese che potranno beneficiarne.

Le principali criticità riguardano:
– la riduzione del periodo di validità del bonus (solo assunzioni dal 31 gennaio 2025),
– l’obbligo di presentare la domanda prima dell’assunzione.

Il rischio di ritardi operativi a causa dell’assenza di indicazioni INPS sulle modalità telematiche di richiesta.

Ricordiamo che l’incentivo è destinato ai datori di lavoro privati che assumono giovani fino a 34 anni e 364 giorni con contratti a tempo indeterminato. Sono ammessi anche i casi di conversione di un contratto da tempo determinato a tempo indeterminato.

Per poter usufruire del beneficio, i lavoratori assunti:

– non devono mai essere stati occupati a tempo indeterminato, salvo che il datore di lavoro precedente abbia usufruito solo parzialmente dell’esonero.
– non devono essere stati licenziati nei 6 mesi precedenti dall’azienda che vuole assumerli.

Il licenziamento del lavoratore assunto con il bonus o di un altro dipendente con la stessa qualifica entro sei mesi dall’assunzione comporta la revoca dell’esonero e il recupero del beneficio già fruito.

Le aziende che usufruiscono del bonus in modo irregolare saranno obbligate al pagamento dei contributi non versati e alle relative sanzioni, con possibilità di responsabilità penale nei casi più gravi.

L’incentivo consiste in un esonero del 100% dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro, per un massimo di 24 mesi, con i seguenti limiti:
– 500 euro al mese per ogni lavoratore assunto,
– 650 euro per assunzioni nelle regioni del Sud Italia (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia).

L’esonero non si applica ai contributi INAIL.

ULTIME NEWS:

Il Governo ha disposto il ritiro del Decreto Interministeriale attuativo del cosiddetto Bonus Giovani (articolo 22, D.L. 60/2024), che definiva i criteri e le modalità operative per l’applicazione dell’agevolazione. Il provvedimento sarà oggetto di revisione, con possibili modifiche ai requisiti e alle condizioni di accesso al beneficio contributivo.

Di conseguenza, i tempi per la pubblicazione della circolare INPS subiranno un inevitabile slittamento. Tale circolare è essenziale per fornire indicazioni operative ai datori di lavoro, consentendo loro di accedere all’incentivo nel rispetto della normativa vigente.