Licenziamento per abuso del fondo sanitario

NEWS DEL 18 SETTEMBRE 2024

Una dipendente aveva cercato di ottenere l’estensione della copertura sanitaria per la figlia, che non ne aveva diritto poiché lavorava all’estero e aveva un reddito superiore al limite previsto per essere fiscalmente “a carico”. Inoltre, aveva richiesto un rimborso per danni all’auto superiori a quelli reali, sfruttando una polizza aziendale. Il Tribunale e la Corte d’Appello di Napoli hanno respinto le sue richieste, confermando il licenziamento per giusta causa. La dipendente ha presentato ricorso in Cassazione, sostenendo che la sua condotta non giustificava il licenziamento, ma al massimo una sanzione conservativa.
La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 24508 del 2024, ha respinto il ricorso della dipendente, confermando che la sua condotta, in contrasto con i principi di buona fede e correttezza, giustificava il licenziamento per giusta causa. La dipendente, che lavorava nell’Ispettorato Sinistri, conosceva le procedure e le sue azioni erano state giudicate gravi dai tribunali precedenti. La Cassazione ha confermato la proporzionalità del licenziamento e ha condannato la lavoratrice al pagamento delle spese processuali, ritenendo corretta la decisione dei giudici di merito.