Attività lavorativa: no ai controlli investigativi

NEWS DEL 25 SETTEMBRE 2024

La Corte di Cassazione Civile, Sezione Lavoro, con la sentenza n. 17004 del 20 giugno 2024, ha chiarito che, in materia di contratti di lavoro, il controllo esercitato da terzi, come guardie giurate o personale di un’agenzia investigativa, non può in alcun modo riguardare né l’adempimento né l’inadempimento degli obblighi contrattuali del lavoratore. Questi aspetti, infatti, rientrano nell’ambito dell’attività lavorativa, che non è soggetta a tale forma di vigilanza. Di conseguenza, è stata annullata con rinvio la sentenza d’appello che aveva confermato il licenziamento per giusta causa, basandosi sull’erronea convinzione che l’operato del dipendente potesse essere monitorato da un’agenzia investigativa per verificare il corretto svolgimento delle sue mansioni.