Applicazione ordinario periodo di comporto al lavoratore disabile: discriminazione
NEWS DEL 19 LUGLIO 2024
Costituisce discriminazione indiretta l’applicazione dell’ordinario periodo di comporto al lavoratore disabile, perché la mancata considerazione dei rischi di maggiore morbilità dei lavoratori disabili, proprio in conseguenza della disabilità, converte il criterio, in apparenza neutro, del computo del periodo di comporto breve in una prassi discriminatoria nei confronti del particolare gruppo sociale protetto, siccome in posizione di particolare svantaggio (Cassazione Civile, Sezione Lavoro, con sentenza 2 maggio 2024, n. 11731).
Ovvero il datore, una volta che sia al corrente della condizione effettiva di handicap del lavoratore, deve attivarsi per approfondire le ragioni delle assenze per malattia eventualmente dipendenti dall’handicap noto, così da superare quell’incertezza che proverebbe la discriminazione.
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